Geldtisch

Italian translation: banco dei mercanti-banchieri (cambiavalute e prestatori di denaro) per operazioni monetarie creditiz

09:05 Jun 29, 2023
German to Italian translations [PRO]
Furniture / Household Appliances / Kind of tables
German term or phrase: Geldtisch
In un testo relativo all'opera di Aby Warburg trovo un elenco di tipi di tavolo tratto da un'enciclopedia del XVIII secolo. Tra questi compare il Geldtisch, di cui non riesco a trovare definizioni né immagini che possano riferirsi a quel periodo storico.

L'unica cosa che mi viene in mente è che potrebbe trattarsi dello sportello di una banca, ma ho molti dubbi.
valde
Italy
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Italian translation:banco dei mercanti-banchieri (cambiavalute e prestatori di denaro) per operazioni monetarie creditiz
Explanation:
- banco dei mercanti-banchieri
- banco dei cambiavalute e dei prestatori di denaro
- banco per operazioni monetarie e creditizie


Quei lombard in banca
L’idea di cambiare la valuta e di erogare prestiti nasce ottocento anni fa in Italia.
Banco o banca
le parole per designare i luoghi in cui si esercitavano quelle attività in cui, secondo gli stranieri, eccellevano i "lombard", cioè gli italiani…
Tutto cominciò nel corso del Duecento in quella parte dell’Italia – parola che appena appena a quei tempi cominciava a designare la penisola –, il Centro-Nord, in cui si stava sviluppando una fiorente attività di mercatura e di traffico di denari: i più attivi mercanti-banchieri erano senesi, pisani, toscani in generale, genovesi, veneziani. Alla fine del Duecento, però, Firenze la spunta sugli altri centri per volume ed intensità di traffici e di affari. Nel giro di un secolo, Firenze darà vita a un vero e proprio stato di dimensioni regionali. Pistoia, Prato, Arezzo, Pisa verranno inglobate. Sembra che ci sia proporzionalità diretta tra dinamismo economico e primato politico da una parte e quantità di scritture in volgare dall’altra. Infatti, nella prima metà del Trecento la metà delle scritture toscane proviene da Firenze; e la gran parte delle scritture in volgare in terra italiana proviene dalla Toscana. Aggiungiamo anche la scrittura d’arte, naturalmente: basti pensare alle "tre corone" della letteratura italiana antica e moderna, Dante, Petrarca e Boccaccio. Non tutti sanno che la fortuna della "Commedia" dantesca fuor di Toscana (anche all’estero) è dovuta anche al fatto che molti mercanti e banchieri soprattutto fiorentini usavano riempire le interlinee o colmare i vuoti delle scritture (liste di conti, contratti) con versi dell’opera dantesca (un po’ come facciamo oggi noi quando stendiamo un rigo dopo una cifra sull’assegno, per impedire contraffazioni), che dunque viaggiavano per l’Europa e contribuivano al prestigio del volgare fiorentino e del poema dantesco.
La moneta internazionale degli scambi era l’aureo fiorino battuto a Firenze, forte allora come oggi lo è il dollaro, per capirci. E tanto prestigioso che la parola stessa (attestata in italiano dal 1271) fu catturata dalle lingue di quei popoli che speravano, chiamando in quel modo le proprie monete, di evocare la ricchezza dei fiorentini di qualche secolo prima. Ci fu dunque (tra il XIV e il XVI secolo) il fiorinolucchese, il fiorinobearnese, il fiorinoclementino, il fiorino del Reno, il fiorino di Anversa, il fiorino di Boemia, il fiorino di Lorena e altri ancora. Non ci sfugga che l’italianismo fiorino è stato accolto in numerose lingue: forint in ungherese, florì in catalano, florin in francese, florín in spagnolo castigliano, florim in portoghese, florin in inglese, florijn in olandese, floriini in finlandese, flori in turco, fjorintë in albanese eccetera eccetera.
Torniamo a banca (vocabolo attestato da prima del 1348 in italiano) o alla sua variante coeva ed equivalente, banco (dal 1277-82). Entrambe le forme derivano dal germanico *banki- "sedile lungo e stretto" (da cui i nostri "banco di scuola" e "banco di chiesa"; e dalla stessa radice germanica viene la parola "panca"). Banco indicava due referenti, due oggetti diversi: il tavolo lungo che separava nelle botteghe (e oggi nei negozi) i venditori dagli acquirenti; il banco dei cambiavalute e dei prestatori di denaro. Soltanto con il tempo, per slittamento metonimico (cioè per vicinanza di significato) dal banco-tavolo la parola passò a designare l’istituto di credito (in questo senso, banca compare le prime volte nel Seicento negli usi scritti dell’italiano).
Con il significato finanziario tutto nostrano, banco e banca sono italianismi in tantissime lingue straniere: provenzale banc, francese banque, spagnolo castigliano banco, catalano banc, portoghese banco, inglese bank, tedesco Bank, olandese bank, danese bank, polacco bank, turco banka, ungherese bank, ceco banka, somalo banki e via via in rumeno, ceco, lituano, albanese…
La forma cristallizzata banco ha resistito fino a poco tempo fa anche nei nomi di alcuni istituti di credito italiani, come Banco di Santo Spirito e Banco di Roma, poi riunificatisi nel 1992 sotto la nuova denominazione di Banca di Roma.
Il lemma
Banca
sostantivo femminile [dal germanico bank] - Istituto che compie operazioni monetarie e creditizie, e la cui funzione principale, oltre alla custodia di valori e ai pagamenti, è quella di farsi intermediario nella circolazione della moneta, raccogliendo il risparmio e concedendolo in prestito.
Dal primo volume del Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, Roma 1986
https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/pa...

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Note added at 2 hrs (2023-06-29 11:06:50 GMT)
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antiquariato

- banco da banchiere
- banco da mercante
- banco da mercante-banchiere
- banco da cambiavaluta e prestatore di denaro
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Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
Austria
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Alla fine ho usato banco da mercante. Grazie mille per l'aiuto
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4banco
Erzsébet Czopyk
3 +1(antica) scrivania da mercante
AdamiAkaPataflo
4banco dei mercanti-banchieri (cambiavalute e prestatori di denaro) per operazioni monetarie creditiz
Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
2tavolo da pagamento / da cambista
Zea_Mays


  

Answers


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banco


Explanation:
Click on the link and see the painting of Caravaggio with Levi and the "Geldtisch" you search for

Als Jesus wieder einmal unterwegs war, sah er einen Mann am Zoll sitzen. Zu ihm sagte er: Folge mir nach! Da verließ dieser Mann alles und folgte ihm nach. (vgl Lk 5, 27f)
Diese Szene hat der italienische Maler Caravaggio in einer ergreifenden Momentaufnahme festgehalten, ein Bild, das heute in der Contarelli-Kapelle der Kirche San Luigi die Francesi unweit vom Pantheon in Rom zu bewundern ist. Wenn es nicht das Thema forderte, würde man die halb verdeckte Gestalt in der rechten Bildhälfte leicht übersehen, geschweige denn ihr eine prägende
Funktion zuschreiben. Nicht zu übergehen ist der Mann in der Mitte, mit forscher Kopfbedeckung und durchaus nicht in ärmlichen Kleidern. Er sitzt mit seinen Kumpanen am Geldtisch, offenbar in durchaus heiterer Laune. Sie zählen und feiern die Erträge des Tages. Da spürt der Mann plötzlich den Blick und eine Handbewegung auf sich gerichtet, zeigt mit dem Finger auf seine Brust und scheint zu fragen: Was, ich? Mehr braucht dieses Bild nicht. Jeder, der es betrachtet, staunt nicht nur über die Meisterschaft des Künstlers, sondern spürt sofort die Betroffenheit des Angesprochenen. Vielleicht auch ich? Der Mann, um den es sich hier dreht, ist der Zöllner Levi, der uns heute als der Apostel und Evangelist Matthäus bekannt ist. Sie hatten nicht den besten Ruf, die Zöllner, sie standen mitten im Wirtschaftsleben und Gewinne machen gehörte zum Beruf. Und da wird uns einer als Vorbild hingestellt, der aufsteht, alles liegen und stehen lässt und einem fremden Wanderprediger nachfolgt.
Auch ich?
https://www.katholische-kirche-steiermark.at/einrichtung/200...

Etymology. The word bank was taken into Middle English from Middle French banque, from Old Italian banco, meaning "table", from Old High German banc, bank "bench, counter".

Origin Of The Word “Bank”
The word bank likely comes from the Italian word for Bench “banco”, as the first banks were benches in Italian trading centers.

Bankrupt or broke: When a banker failed because of actions like a banker speculating with a depositors money and losing it, his bench was sometimes broken by the people; and this is where the terms bankrupt and broke comes from. Specifically, “bankrupt” comes from the Italian phrase banca rotta, or broken bench and broke has the same connotations.

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Note added at 12 perc (2023-06-29 09:18:08 GMT)
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There is nothing special about "Geldtisch" it it just a small table where to money was counted and/or exchanged.

I am a curious old linguist and I love Italy :)

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Note added at 13 perc (2023-06-29 09:18:40 GMT)
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Distinti saluti :)

Erzsébet Czopyk
Hungary
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(antica) scrivania da mercante


Explanation:
Geldtisch = Zahltisch. Era praticamente la "scrivania" dei mercanti, dove avvenivano gli scambi di denaro (da dove il nome).

Anche alcune amministrazioni pubbliche (tipo a Berna) avevano tavoli del genere.
Un articolo sul tema: "Die kunstvollen Zahltische und das Brettrechnen
im alten Basel", https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=bbh-001:1964:29::93

Detto questo, non trovo termini specifici in italiano, perciò parafraso il concetto.

Was ist ein Kontor?
Ein Kontor bezeichnet das Arbeitszimmer der Kaufleute. Das Wort leitet sich ab vom französischen „comptoir“, das Zahltisch, Verkaufstisch, Theke oder (Bank-)Schalter bedeutet. Gemeint ist also ein Tisch für kommerzielle Zwecke. Auf einem solchen Tisch befinden sich z. B. Geschäftsbücher, ein Abakus oder eine Geldwaage.
https://www.welterbetour.de/hamburg/kontorhausviertel-kontor...

qui trovi un'immagine del tavolo:
https://www.1stdibs.com/de/möbel/tische/tische/holländischer...

AdamiAkaPataflo
Germany
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agree  martini
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  -> arrigrazie! :-)
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banco dei mercanti-banchieri (cambiavalute e prestatori di denaro) per operazioni monetarie creditiz


Explanation:
- banco dei mercanti-banchieri
- banco dei cambiavalute e dei prestatori di denaro
- banco per operazioni monetarie e creditizie


Quei lombard in banca
L’idea di cambiare la valuta e di erogare prestiti nasce ottocento anni fa in Italia.
Banco o banca
le parole per designare i luoghi in cui si esercitavano quelle attività in cui, secondo gli stranieri, eccellevano i "lombard", cioè gli italiani…
Tutto cominciò nel corso del Duecento in quella parte dell’Italia – parola che appena appena a quei tempi cominciava a designare la penisola –, il Centro-Nord, in cui si stava sviluppando una fiorente attività di mercatura e di traffico di denari: i più attivi mercanti-banchieri erano senesi, pisani, toscani in generale, genovesi, veneziani. Alla fine del Duecento, però, Firenze la spunta sugli altri centri per volume ed intensità di traffici e di affari. Nel giro di un secolo, Firenze darà vita a un vero e proprio stato di dimensioni regionali. Pistoia, Prato, Arezzo, Pisa verranno inglobate. Sembra che ci sia proporzionalità diretta tra dinamismo economico e primato politico da una parte e quantità di scritture in volgare dall’altra. Infatti, nella prima metà del Trecento la metà delle scritture toscane proviene da Firenze; e la gran parte delle scritture in volgare in terra italiana proviene dalla Toscana. Aggiungiamo anche la scrittura d’arte, naturalmente: basti pensare alle "tre corone" della letteratura italiana antica e moderna, Dante, Petrarca e Boccaccio. Non tutti sanno che la fortuna della "Commedia" dantesca fuor di Toscana (anche all’estero) è dovuta anche al fatto che molti mercanti e banchieri soprattutto fiorentini usavano riempire le interlinee o colmare i vuoti delle scritture (liste di conti, contratti) con versi dell’opera dantesca (un po’ come facciamo oggi noi quando stendiamo un rigo dopo una cifra sull’assegno, per impedire contraffazioni), che dunque viaggiavano per l’Europa e contribuivano al prestigio del volgare fiorentino e del poema dantesco.
La moneta internazionale degli scambi era l’aureo fiorino battuto a Firenze, forte allora come oggi lo è il dollaro, per capirci. E tanto prestigioso che la parola stessa (attestata in italiano dal 1271) fu catturata dalle lingue di quei popoli che speravano, chiamando in quel modo le proprie monete, di evocare la ricchezza dei fiorentini di qualche secolo prima. Ci fu dunque (tra il XIV e il XVI secolo) il fiorinolucchese, il fiorinobearnese, il fiorinoclementino, il fiorino del Reno, il fiorino di Anversa, il fiorino di Boemia, il fiorino di Lorena e altri ancora. Non ci sfugga che l’italianismo fiorino è stato accolto in numerose lingue: forint in ungherese, florì in catalano, florin in francese, florín in spagnolo castigliano, florim in portoghese, florin in inglese, florijn in olandese, floriini in finlandese, flori in turco, fjorintë in albanese eccetera eccetera.
Torniamo a banca (vocabolo attestato da prima del 1348 in italiano) o alla sua variante coeva ed equivalente, banco (dal 1277-82). Entrambe le forme derivano dal germanico *banki- "sedile lungo e stretto" (da cui i nostri "banco di scuola" e "banco di chiesa"; e dalla stessa radice germanica viene la parola "panca"). Banco indicava due referenti, due oggetti diversi: il tavolo lungo che separava nelle botteghe (e oggi nei negozi) i venditori dagli acquirenti; il banco dei cambiavalute e dei prestatori di denaro. Soltanto con il tempo, per slittamento metonimico (cioè per vicinanza di significato) dal banco-tavolo la parola passò a designare l’istituto di credito (in questo senso, banca compare le prime volte nel Seicento negli usi scritti dell’italiano).
Con il significato finanziario tutto nostrano, banco e banca sono italianismi in tantissime lingue straniere: provenzale banc, francese banque, spagnolo castigliano banco, catalano banc, portoghese banco, inglese bank, tedesco Bank, olandese bank, danese bank, polacco bank, turco banka, ungherese bank, ceco banka, somalo banki e via via in rumeno, ceco, lituano, albanese…
La forma cristallizzata banco ha resistito fino a poco tempo fa anche nei nomi di alcuni istituti di credito italiani, come Banco di Santo Spirito e Banco di Roma, poi riunificatisi nel 1992 sotto la nuova denominazione di Banca di Roma.
Il lemma
Banca
sostantivo femminile [dal germanico bank] - Istituto che compie operazioni monetarie e creditizie, e la cui funzione principale, oltre alla custodia di valori e ai pagamenti, è quella di farsi intermediario nella circolazione della moneta, raccogliendo il risparmio e concedendolo in prestito.
Dal primo volume del Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, Roma 1986
https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/pa...

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antiquariato

- banco da banchiere
- banco da mercante
- banco da mercante-banchiere
- banco da cambiavaluta e prestatore di denaro


Cristina Bufi Poecksteiner, M.A.
Austria
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tavolo da pagamento / da cambista


Explanation:
In francese si chiama Comptoir se non sbaglio.

Tavolo da pagamento:
https://www.pamono.it/tavolo-da-pagamento-antico-spagna
https://www.catawiki.com/it/l/68317641-tavolino-da-salotto-l...

Qui si vedono due tavoli da cambista del XVIII secolo:
https://www.astebabuino.it/it/asta-0206-1/tavolo-da-cambista...
https://www.astebabuino.it/it/asta-0206-1/tavolo-da-cambista...

Meno raffinato il Zahltisch di questa immagine (XVII sec.):
https://www.alamy.de/geldtisch-geldtafel-oder-zahltisch-aus-...

Zea_Mays
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